venerdì 20 aprile 2007

thai.1









dopo mesi di assenza, eccomi di nuovo qui. tornata in questa taipei dalla primavera incerta dopo dieci giorni di sole e mare thailandese...che benessere!!! beh...a differenza di cuba, non ho molto da dire sulla thailandia, e' stata una vacanza in perfetta compagnia e soprattutto all'insegna del relax! niente viaggi massacranti ne' grandi contatti con i locali, sia per motivi di pigrizia che di barriere linguistiche. comunque...tre giorni a bangkok di mercato in mercato e una settimana a koh phangan, l'isola dei rave (full moon party, half moon party, black moon party...praticamente uno alla settimana!) e l'alternativa cheap&chic a koh samui. alla fine devi dire due cose, forse tre. primo: i rave siamo piu' bravi a 0rganizzarli noi, quello dove siamo andate noi, che durava la bellezza di due giorni e mezzo e doveva essere l'evento del mese in tutta l'asia pacific...che delusione!!! completamente commercializzato (come gran parte di tutto il resto...spero di tornare in thai per cambiare questa brutta impressione, ma per ora e' quello che mi ha colpito di piu' , la totale sottimissione della cultura thai alle logiche del commercio...), zero atmosfera e musica che lasciava grandemente a desiderare (se non altro perche' tutti i 6 sound system erano spiattellati li' sulla stessa spiaggia a distanza di 3 metri l'uno dall'altro).


seconda cosa: il cibo. e' vero che il cibo thai e' il mio preferito in assoluto, ma quello che mi ha colpito non e' solo la varieta' e la freschezza dei sapori, ma anche la pulizia. certo..dopo anni di cina tutto sembra pulito...okok...ma non e' cosi' semplicistico! la gente e' pulita, le cucine sono pulite, l'igiene e' altissima...cosa davvero bella per noi che ci aspettavamo il famoso squaraus da viaggiatore gia' al secondo giorno. e non possiamo neanche dire che siamo state paranoicamente attente alle "norme"...a parte aver evitato ghiaccio per i primi giorni...abbiamo mangiato regolarmente in ristoranti e mercati senza nessun problema! 1-1


terzo...come ho gia' accennato...il turismo di massa sta ammazzando l'identita' culturale della thai. certo, io non sono stata ad esplorare i villaggi delle minoranze etniche, ma comunque di fondo c'e' un atteggiamento di quasi arroganza e quasi disillusione. il turista non e' sacro come a cuba, ne' pollo come in cina. e' all'ordine del giorno e il ragionamento di base negli ostelli e nei mercati e' "paga quanto ti dico io, qui non si contratta...se vuoi comprare bene, senno' vendo ad un altro che tanto ce ne sono milioni come te"...che fastidio!!!! e' tutto cosi' smaliziato!!!


ultima cosa... con gran sorpresa e anche molta felicita'...in tutti quei dieci giorni i miei occhi non sono stati violentati da nessuna di quelle immagini squallide che mi aspettavo di vedere e a cui ero stata abituata dall'altra volta in cui sono stata a bangkok...niente vecchiardi viscidi con ragazzine sfatte o in droga! lara dice che e' perche' questi pezzi di merda si sono spostati verso la cambogia e il vietnam che sono ancora piu' cheap e meno "esplorati". io spero non sia cosi (anche se so che e' un'illusione, cosi' come so che questo schifo non e' finito neanche in thai), ma nel frattempo sono stata contenta!

giovedì 8 marzo 2007

macchine cubane

beh...devo dirlo...passeggiare per le strade dell'havana vecchia, cosi' decadente e "napoletana", senza tutte quelle macchine degli anni 50 e quei side-car non sarebbe la stessa cosa. il fascino di questa citta' e' che e' talmente distrutta che sembra ferma nel tempo. si puo' ancora respirare e vedere l'atmosfera del passato, di quando era una citta' commerciale e borghese. e quelle macchine ne sono l'ultima testimonianza. dopo, all'improvviso, tutto si e' bloccato...o meglio...il tempo e' andato avanti distruggendo le facciate, ma non lo spirito di fondo di quella gente che continua ad avere feste folli nelle case che ormai sono diventate ostelli per cinque famiglie..tutti insieme sotto lo stesso tetto...piu' comunismo di cosi'? e' lo stesso che e' avvenuto ai siheyuan pechinesi...e ora che ci penso anche loro sono finiti in disgrazia...antiche case aristocratiche trasformate in abitazioni "popolari" multifamiliari, poi andate in rovina per mancanza di soldi per mantenerle e ristrutturarle. e poi..a pechino c'e' un passo in piu'...l'arrivo del capitalismo che le ha comprate e ristrutturate per farci alberghi o abitazioni private. all'havana questo ancora non succede...solo in piazza vieja hanno avuto soldi per rimettere a posto le facciate (anche li'...tanto cinese...in una piazza quadrata hanno ristrutturato tutte le facciate tranna una per far vedere la differenza...ovvero...e ' proprio quella facciata vecchio stile che rovina tutta la visione generale!). insomma...macchine habanere...sicuramente belle, pero'...quanto fumo!!! anche i motori sono degli anni 50 e...anche la benza!!! tirano fuori questi bei fumoni ciccioni neri neri che ti pigliano in gola e ci rimangono per giorni! e la cosa peggiore e' che l'havana, ma ancora di piu' santiago, sono costruite su varie colline, il che significa che salendo e scendendo queste macchine tirano fuori l'inferno!!!
...un'ultima cosa. non sono salita su una cadillac turistica. ne' una cadillac taxi perche' noi turisti non possiamo. pero'...ho fatto un viaggio di 2 ore su un coche particular...una chevrolet del 51 nera con interni di pelle rossa. e altri 11 compagni di viaggio, disposti su tre file di sedili...proprio come galline!!! per fortuna io ero vicino al finestrino...o meglio...ero con meta' corpo fuori dal finestrino...jaja!!!

intro

cuba....musica, mare, mulatti, ron, sigari, palme, salsa, rivoluzione. Uno dei pochi posti al mondo il cui il tasso di istruzione e' del 96%. Quando era sulla Sierra il Che non voleva un esercito di "ignoranti"...ogni soldato doveva saper leggere e scrivere, altrimenti era facilmente strumentalizzabile...Ernestito la sapeva lunga...chissa' quante cose sarebbero diverse se anche oggi tutti sapessero leggere e scrivere!
comunque...polemiche a parte....un'isola da sogno! il mio sogno e' iniziato quando per caso ho letto che a Cuba c'era Sir Francis Drake...voglio dire...i pirati!!! tutte le storie che ho letto da piccola nei libri di Salgari mi sono balzate alla mente e le emozioni e la voglia di partire sono diventate difficili da domare! alla fine ce l'ho fatta...il 18 gennaio 2007 il mio aereo e' decollato...uno dei tanti...Taipei-Hong Kong-London-Madrid-L'Havana. Devo dire che la fortuna mi ha assistito fin dall'inizio...a Madrid, causa un overbooking dell'Iberia, mi hanno "regalato" un biglietto in business class...dopo 28 ore di aereo ho brindato con me stessa a champagne, mangiato delicatessen e dormito in orizzontale!!!
morale della favola...sono arrivata all'Havana bella riposata e pronta per il grande incontro con Marco (...dimagrito, abbronzato e tatuato...se il bastardo mi manda le foto che gli ho fatto...) e per i primi incontri con la spiaggia e il sole caraibico.
non staro' qui a raccontarvi tutti i dettagli del mio viaggio...raccattero' qua e la' qualche ricordo dalla mia moleskine e lo usero' come didascalia di foto o come pensiero libero. in ogni caso...cuba...un nome che ti riempie la bocca e ...saro' retorica ma e' vero...un luogo che ti riempie il cuore!

bienvenidos

ancora un altro blog ceci???
fuori piove. piove da tre giorni. ininterrottamente! e io sto sclerando. come un animale in gabbia, ripenso al sole cubano, alle estati veneziane, agli alberi in fiore giapponesi...insomma...ho voglia di evadere!!!
il blog...demasiado cecilia... no, non e' il mio nuovo nome dopo un matrimonio cubano. e' una frase sussurrata in un locale pieno di fumo, ron y reggaetton all'havana. candela!!!
buon viaggio miei amici...e non fermiamoci mai!!!
ce